Guardare la realtà da vicino. Diario del finalista Iacopo Valori

di Iacopo Valori, finalista categoria radio-podcast d’inchiesta

Ci sono luoghi che, visti da lontano, danno l’impressione di essere chiari, accessibili e limpidi. Il sistema sembra cristallino, inattaccabile. Poi, rivolgendo lo sguardo ai dettagli, si cominciano a notare alcune crepe superficiali e, scavando in profondità, si può scoprire un sistema marcio, dove il controllato e il controllore si confondono e sovrappongono. Eppure, nessuno sa, pochi ne parlano e trovare fonti attendibili può diventare difficile. È un conflitto di interessi nascosto in piena vista. Da quelle parti ce ne sono molti, più di quanto si possa immaginare.

La partenza è stata repentina, inaspettata e veloce. Ma non c’è nulla come vedere la realtà da vicino per comprendere l’importanza del giornalismo investigativo.

Il primo obiettivo: individuare alcuni dei protagonisti. Ma loro non vogliono parlare, preferiscono restare nascosti nelle fessure più strette di questo sistema. Bisogna quindi appostarsi, aspettare, controllare l’adrenalina, scrutando ogni volto che passa. È importante memorizzare i loro tratti distintivi: altezza, abbigliamento, fisionomia. Bisogna essere pronti, ogni suono di passi potrebbe essere quello giusto. A volte si attende per due ore e la persona giusta non compare mai, altre volte invece arriva e bisogna essere pronti, presenti e preparati a fare le domande giuste. Domande che potrebbero non essere gradite, ma che meritano risposte.

Poi, ci sono due figure chiave a cui rivolgersi quando si ha bisogno di aiuto. La prima è la mia tutor, e che tutor, Giulia Bosetti. Nei momenti più concitati, quando l’ansia sembra prendere il sopravvento, con la sua calma e la sua esperienza mi dà la forza per affrontare i problemi uno alla volta. La seconda è Fabio Colazzo, un filmaker di prim’ordine, anche lui con un’esperienza invidiabile, che mi ha guidato con la sua calma serafica.